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Un angolo, anzi un ellisse, magico nel cuore di Lucca è senz’altro l’Anfiteatro Romano, laddove, in tempi recenti sono stati creati tutti i soggetti evocativi, suggestivi e metaforici nei personaggi dei disegni di Antonio Possenti, il cui studio si affacciava proprio là dove la storia ha raccontato mille storie.
In origine la struttura era destinata agli spettacoli a cui potevano assistere fino a 10.000 spettatori; durante il medioevo si è assistito al progressivo smontaggio dei rivestimenti e dei paramenti decorativi che, presumibilmente, sono stati utilizzati in numerose fabbriche, soprattutto religiose. Nel tempo, vista la struttura modulare, si cominciò a costruire unità abitative, depositi, negozi, attività artigianali, stalle e fienili, addirittura vi furono collocate anche le vecchie carceri, proprio in virtù delle possenti strutture.
Verso la metà dell’Ottocento vi fu trasferito il mercato, che fino ad allora si svolgeva nella Piazza di San Michele; negli anni 40 del ‘900 il mercato fu trasferito nell’ attuale mercato del Carmine, mentre in piazza dell’Anfiteatro rimase il mercato ortofrutticolo all’ingrosso, che si svolgeva solo dalle prime ore del mattino fino a mezzogiorno, ed il pomeriggio le famiglie che abitavano la piazza si riunivano per giocare a tombola; la vita sociale della piazza è andata via via mutando con l’avvento di commercianti, con la richiesta di residenze, di studi professionali, e più recentemente da varie manifestazioni, come la fiera dei fiori di Santa Zita, o per spettacoli estivi e concerti di musica, a cui la forma della piazza, completamente libera, si adatta perfettamente.
