La chiesa di San Jacopo maggiore faceva parte dell’Ospedale di Altopascio, tenuto dall’Ordine religioso dei Cavalieri del Tau, dove venivano assistiti i viandanti, i pellegrini, i poveri e curati i malati. Il campanile merlato, la facciata ricca di sculture, il chiostro, alcuni ambienti del pellegrinaio e parte delle mura del castellare sono originari del complesso del XII secolo.
Il prospetto della chiesa si articola in loggette che è una soluzione tipica della zona come si può vedere nella Pieve di San Paolo nel comune di Capannori; il portale ed il timpano arricchito da colonnine e decorati a fasce bianche e verdi seguono la tradizione del romanico toscano di cui abbiamo esempi nei duomi di Firenze, Siena e Lucca.
In una nicchia centrale troviamo una figura con la barba, riconducibile a Cristo, intenta a benedire con la mano destra mentre in quella sinistra tiene un libro. La statua del Redentore benedicente è opera di maestranze affine a Biduino.
Tra il 1827 ed il 1830 con la chiusura dell’ospedale decisa dal granduca Pietro Leopoldo la chiesa venne profondamente ristrutturata: venne cambiato l’orientamento e l’edificio medioevale divenne il transetto del nuovo complesso; rimangono la facciata e la zona absidale. L’edificio che vediamo oggi è quello del 1830.