Pieve di San Giorgio a Brancoli

Posta in posizione particolare, sulle colline tra il fianco occidentale del monte Pizzorno e la sponda sinistra del fiume Serchio, incanta per la possenza della struttura e insieme per l’accuratezza del paramento murario e la linearità delle decorazioni; particolari le tre monofore elegantemente slanciate poste sul cilindro dell’abside e l’allocazione del campanile: a ridosso della Chiesa, apparentemente unito ad essa, ma in realtà staccato di qualche decina di centimetri. Il Campanile, reso leggero dal susseguirsi di monofore e bifore, è uno dei più belli della regione.
Il rigore del paramento murario e l’essenzialità delle decorazioni, contrasta con la ricchezza decorativa dell’arredo interno, caratterizzato da tre navate. La navata centrale è separata dal presbiterio da un ambone, datato 1194, che si appoggia su quattro colonne; quelle frontali sono sorrette da due leoni: quello di destra blocca un guerriero che tenta di difendersi con un pugnale, quello di sinistra si difende da un drago che gli morde la mascella. Notevole l’abilità con cui sono stati scolpiti i leoni e i capitelli delle colonne.
Nella navata di sinistra il fonte battesimale è formato da una vasca ottagonale, ornata, in sommità da racemi, teste umane e animali, mentre sul bordo sono scolpiti pomi e frutti. Un altro elemento di arredo, che purtroppo non può più essere ammirato è l’acquasantiera, che è stata rubata ormai da parecchi anni. L’altare principale è sorretto da sei piccole colonne con capitelli fogliati, mentre gli altari delle navate laterali mostrano disegni geometrici dipinti con vernice rossa. La Chiesa, pur essendo assurta a dignità plebana nel 1060, può essere collocata nella seconda metà del XII secolo.

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